Bologna, Italy, 2014-1-15 — /EPR Retail News/ — Il 2013 ha chiuso con la grande distribuzione in sofferenza: per la prima volta si è registrato un calo delle vendite sia a valore sia a volume (-1,3 per cento in iper e supermercati, comprese le nuove aperture. Fonte: Guida Nielsen Largo Consumo).
Diminuisce il potere di acquisto degli italiani, che ricercano il prodotto con il migliore rapporto tra qualità e prezzo, e l’alimentazione nelle famiglie più giovani è assicurata anche dai nonni, mentre sono sempre più premiate l’esperienza di acquisto e la piacevolezza del punto di vendita, vera differenza tra le insegne.
In questo scenario la marca Conad ha svolto un importante ruolo per rafforzare il rapporto tra distributore e cliente, perché capace di garantire qualità e convenienza in un periodo di difficoltà economiche.
Nel 2013 le vendite di prodotti Conad sono cresciute del 17 per cento rispetto all’anno precedente – con un mercato che è cresciuto, a totale Italia iper e supermercati, del 5 per cento – e hanno generato un fatturato di 2,35 miliardi di euro confermandosi componente fondamentale del bilancio del gruppo. Gli aumenti più significati di quota si registrano nel comparto salumi e formaggi, oltre che nel fresco industriale. La marca commerciale cresce in tutte le categorie merceologiche in cui compete: è leader nel 38 per cento, mentre occupa la seconda posizione in un altro 30 per cento.
Negli ultimi cinque anni la marca Conad ha raggiunto una quota interna sul Largo Consumo Confezionato del 26,5 per cento (+1,8 punti percentuali rispetto al 2012), 7,5 punti percentuali sopra il totale Italia (19 per cento), garantendo una qualità da leader con una convenienza del 25-30 per cento.
I dati sono stati diffusi in occasione di Marca, la manifestazione dedicata alla marca commerciale in programma a Bologna e che vede la partecipazione del direttore generale di Conad Francesco Pugliese nelle vesti di presidente di Adm – l’associazione che riunisce le imprese della distribuzione moderna – al convegno inaugurale dal tema Distribuzione e industria tra cooperazione e concorrenza, i valori dei prodotti a confronto nelle scelte dei consumatori. Una distribuzione in cui ci sono troppi attori, troppe associazioni, troppo organismi per rappresentare non più di una trentina di insegne. “E’ urgente aprire un tavolo di confronto per semplificare questo sistema nel rispetto delle esigenze di chi fa distribuzione (orari, burocrazia, permessi, normative…); anche perché questa eccessiva frammentazione ha costi di gestione non indifferenti”, sottolinea Pugliese.
Tutti i brand Conad registrano buoni risultati: dal tradizionale Conad logo rosso, cresciuto in un anno del 18 per cento, a Conad il biologico (+17 per cento), all’eccellenza dei prodotti della linea Sapori&Dintorni Conad (+5 per cento), a Conad Percorso Qualità (+5 per cento). Il trend è costante ormai da anni e la crescita è generalizzata, in tutte le regioni italiane, ma in modo particolare al Sud, che pure è tradizionalmente meno incline a tale tipo di consumo.
Nel 2013 Conad ha investito in promozioni che hanno generato 600 milioni di euro di risparmio per i clienti, arricchite dall’offerta di una convenienza continuativa nel tempo qual è quella di Bassi&Fissi, ripetuta nel 2014 fino ad aprile. Con Bassi&Fissi Conad propone un nuovo concetto di convenienza legato alla continuità – e dunque oltre la promozione saltuaria – e ad un “paniere” di più di cento prodotti tra i più importanti e indispensabili nella spesa quotidiana indicati dai clienti stessi. In questo modo le famiglie hanno potuto fare una spesa completa, a prezzi bassi e fissi per gran parte dell’anno. Nell’iniziativa Conad ha investito oltre 250 milioni di euro, che si aggiungono a quelli delle promozioni.
Rivisitati più di 500 dei 2.405 prodotti della marca commerciale. All’insegna dell’italianità dei prodotti e delle filiere agroalimentari: il 92 per cento dei fornitori è rappresentato da aziende italiane, di cui l’80 per cento di piccole e medie dimensioni, vale a dire l’ossatura del sistema economico italiano. In tal modo Conad valorizza il sistema Italia, attraverso il coinvolgimento di aziende italiane, sviluppando il tessuto economico fatto di piccola imprenditorialità e dando risposte concrete all’esigenza di convenienza dei clienti.
“Abbiamo ottenuto un risultato positivo, riconducibile all’impegno dei nostri soci imprenditori e alla capacità delle cooperative di fare sistema, nel quale la marca Conad ha avuto – e avrà sempre più – un ruolo determinante”, puntualizza il direttore commerciale di Conad Francesco Avanzini. “Nel 2014 riproponiamo l’iniziativa Bassi&Fissi, che ha fatto vendere non solo più marca commerciale, ma ha accresciuto di circa 2 punti percentuali la fedeltà alle categorie in cui è presente e trainato lo sviluppo dell’intero gruppo. Una marca forte, che ha sviluppato appieno il proprio ruolo rafforzando la fedeltà all’insegna e dando concreta risposta ai bisogni degli italiani.
Per quanto riguarda la comunicazione il direttore customer marketing e comunicazione di Conad Giuseppe Zuliani puntualizza: “Oltre al pay-off Persone oltre le cose, che sarà ancora più valorizzato, abbiamo prodotto cinque nuovi spot e focalizzato la comunicazione sui prodotti freschi delle nostre linee. Comunicazione che per noi ha un ruolo fondamentale per sostenere non solo la marca Conad, ma anche lo sviluppo del gruppo e sulla quale anche quest’anno faremo investimenti di rilievo, che si attesteranno a 35 milioni di euro”.
La marca Conad conferma di essere una leva fondamentale per lo sviluppo della rete e il rafforzamento della fedeltà all’insegna; importanza confermata dal fatto di essere all’apice della Piramide strategica,espressione e sintesi del piano di sviluppo di Conad per il triennio 2014-2016.
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